Green Zone: Location e scenografie

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Green Zone: Location e scenografie


Dalla Spagna al Marocco, fino alla base dell’aeronautica militare di Los Alcázares

Green Zone: Location e scenografie


Dalla Spagna al Marocco, fino alla base dell’aeronautica militare di Los Alcázares

Pubblichiamo gli estratti del Pressbook ufficiale del film.

Il regista Paul Greengrass e la squadra dello scenografo Dominc Watkins hanno ricreato l’apparenza e la sensazione di Baghdad nel 2003 – sia fuori sia dentro la bolla, la zona verde – nelle location in Spagna, Marocco e Inghilterra.

Le riprese sono cominciate il 10 gennaio 2008 presso la base dell’aeronautica militare di Los Alcázares, situata sul Mar Mediterraneo, nella provincia della Murcia a Sud-Est della Spagna. È stato un inizio relativamente tranquillo, con location ben riparate e un clima invernale simile a quello della California del Sud.

Le sgangherate attrezzature per l’addestramento di Los Alcázares, utilizzate dall’aviazione spagnola, sono servite a riprodurre il quartier generale dei servizi segreti di Saddam dopo che era stato saccheggiato, ma anche gli esterni del Palazzo della Repubblica e una palazzina all’interno della Zona Verde. In Spagna, la troupe ha filmato il convoglio della MET D che passa sotto il cavalcavia di una statale e si ritrova imbottigliato in un ingorgo su una strada a quattro corsie, perché una folla colta dal panico sta scappando da Baghdad. Le riprese del traffico sono state effettuate su un’autostrada di recente costruzione nella regione della Murcia, ancora non aperta al pubblico.

Molti degli esterni di Green Zone, tuttavia, sono stati ripresi in Marocco, a Rabat o nelle aree circostanti, dove la compagnia si è accampata per sette settimane. Città costiera sull’oceano Atlantico, Rabat è stata la capitale del Marocco fino al 1956.

Il fiume Bou Regreg sfocia nell’oceano dopo aver attraversato la città. Dall’altra parte dell’estuario, la città “gemella” di Rabat, Salé, ha ospitato molte giornate e nottate di riprese.

La sessione marocchina delle riprese è cominciata il 2 febbraio a Kenitra, una città 40 km a nord di Rabat. Kenitra ha fornito la location per il sito dove ipoteticamente dovevano esserci le armi di distruzioni di massa denominato Diwaniya. Invece delle armi, il convoglio MET D di Miller, una volta arrivato, trova Diwaniya devastata da centinaia saccheggiatori.

La sequenza dello sciacallaggio è stato un pandemonio controllato, recitato con allegro abbandono dai figuranti marocchini ingaggiati per rappresentare i razziatori. La costumista Sammy Sheldon e il suo team hanno preparato approssimativamente 200 figuranti maschi per questa ripresa su terreno sassoso. «La visione d’insieme impone che il film rimanga sempre fedele alla realtà, e questo è vero per ogni personaggio coinvolto, sia iracheno sia americano», dice la Sheldon, «A Paul piace un realismo sporco, sudato. I razziatori erano un mix di giovani e vecchi, sudici e piuttosto bardati, al punto da non essere riconoscibile se inquadrati dalla cinepresa. Abbiamo optato per il vecchio abbigliamento sportivo mischiato al tradizionale dishdasha [veste da uomo] e sciarpe sulla testa per coprire il volto».

Sheldon, i costumisti e il gruppo della sartoria sono stati felici quanto il resto del cast di avere a disposizione ex militari. «Ho fatto altri film di questo genere dove il team principale era formato in maggioranza da attori», afferma Sheldon, «Li sistemi con addosso tutto l’occorrente e, quando fanno la prima pausa, lasciano qualcosa da qualche parte e la dimenticano là. I ragazzi della MET D non hanno perso mai niente», fa notare, «e ci hanno aiutato tantissimo su come andavano indossati indumenti e accessori».

La spinta del convoglio MET D attraverso l’ingorgo del traffico di Baghdad è stato filmato nel corso di due giorni a Kenitra. La CBS News aveva mandato in onda un incidente simile avvenuto a Baghdad nel 2003, girato per il network dall’operatore di camera Nick Turner e il produttore del notiziario della CBS, Bronner. Greengrass e la sua squadra hanno utilizzato il materiale del 2003 come punto di riferimento nella pianificazione della sequenza del film. Completamente per caso, il cameraman Turner faceva parte della troupe del notiziario CBS che ha fatto visita al set di Green Zone proprio quando si stava filmando la scena dell’ingorgo.

La sequenza, denominata sul set “strada accidentata”, ha richiesto un largo impiego di veicoli da parte del coordinatore Alex King e il primo assistente alla regia Chris Carreas. Le loro squadre hanno preparato circa 150 veicoli, li hanno addobbati e poi sporcati come se appartenessero alla gente di Baghdad. Hanno dovuto anche preparare le macchine che sarebbero state colpite da un Humvee di quattro tonnellate e mezzo.

La base dell’aviazione militare di Kenitra, una ex base della’aeronautica americana, è stata utilizzata come location per le scene esterne ambientate nell’Aeroporto Internazionale Saddam. La troupe degli effetti visivi ha completato la trasformazione del paesaggio marocchino in quello iracheno, incluso l’aeroporto, il Palazzo della Repubblica e il Ponte dell’Assassino.

Anche se le location iconiche non erano assai numerose, Rabat possedeva un’atmosfera decisamente appropriata. «Rabat è stata scelta per la sua rassomiglianza con Baghdad», ha detto l’esperto degli effetti visivi Peter Chiang. «L’architettura e i tetti piani erano proprio quello di cui avevamo bisogno».

Le riprese notturne a Salé hanno destato un senso di déjà vu in Chandrasekaran. Come ha detto il giornalista: «A guardarlo, sembrava e si aveva la sensazione che fosse uno scenario posticcio che riproducesse Adhamiya, una dominazione sunnita sulla riva estrema orientale del fiume Tigre».

Salé è stato il punto di accoglienza di tre elicotteri delle Forze Speciali piombati tra la polvere e il fragore su un addolorato campo di calcio. Gli elicotteri scelti per Briggs dovevano essere inizialmente Black Hawk, che non erano però disponibili in quanto necessari nelle imprese militari ufficiali. Sono stati utilizzati quindi tre Huey, un modello tipico della guerra in Vietnam, perché esteriormente simili al modello prescelto. In fase di postproduzione sono stati poi trasformati in Black Hawk.

Non tutte le giornate in Marocco sono state tanto sabbiose. Una delle zone commerciali di Salé è servita, per qualche giorno e notte, a rappresentare il distretto di Mansour a Baghdad, conosciuto anche come “la Beverly Hills di Baghdad”.

La produzione si è poi trasferita nella sua postazione londinese a metà marzo, dove ha usufruito di un’ampia varietà di location. La maggior parte degli interni sono stati girati nella zona di Londra e nella vicina contea del Surrey. Le scene ambientate nel salone del Palazzo della Repubblica sono state filmate all’interno della Freemason’s Hall, un imponente salone monumentale in stile Art Deco nella Great Queen Street a Covent Garden a Londra. L’interno della sala scommesse dell’ippodromo Sandown Park nel Surrey ha subito una metamorfosi per rappresentare l’aria interna dell’Aeroporto Internazionale Saddam, che era stato a sua volta trasformato dalle forze della coalizione che sistemarono lì la loro base nel 2003.

Updown Court, una lussuosa residenza privata nel Surrey, mai utilizzata prima, è servita come il palazzo saccheggiato all’interno della Green Zone dove Miller e la MET D alloggiano per un breve periodo. Alcune riprese per Green Zone sono state effettuate nel Renaissance Hotel, poco distante dall’inglorioso Terminal 5 dell’Aeroporto Internazionale di Heathrow, proprio il giorno dell’apertura disastrosa del nuovo terminal.

Gli enormi capannoni della QinetiQ, una ex fabbrica di carri armati nel Surrey, sono stati utilizzati come un altro dei siti per le ipotetiche ADM e come la prigione Camp Cropper.

Gli interni dell’abitazione del generale Al-Rawi, posta dalla squadra degli effetti speciali su un mantice pneumatico di una tonnellata, sono stati ricostruiti all’interno della QinetiQ. Il sollevamento del mantice dava al set una violenta scossa che simulava l’effetto delle bombe che cadevano a breve distanza.

Il tanto discusso labirinto di tunnel sotterranei e bunker di Saddam, nei quali si supponeva potessero nascondersi le armi, ha ispirato la scena culminante dello scontro a fuoco. La zona desolata del Millenium Mills nelle Docklands a est di Londra sono state prescelte per girare questa sequenza. «Abbiamo fatto ricerche sulle tattiche che i soldati iracheni avrebbero adottato, se attaccati in un luogo sicuro, come una casa», a parlare il coordinatore delle controfigure Markos Rounthwaite. «In un caso come questo, avrebbero conosciuto il luogo come il palmo delle loro mani, e i soldati americani non avrebbero saputo nemmeno dove cominciare a cercarli».

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